Pubblicato mercoledì 29 aprile 2020Ultimo aggiornamento il

Eserciti e periodi per DBA

Nonostante la scoperta recente, ho già spaziato nei meandri del manuale di DBA per scoprire dove e come concentrarmi per ottenere gli eserciti che desidero. Cercando di attutire la voce interiore che grida: "TUTTI", ho dato un'occhiata a quanto già possedevo e alla direzione in cui dirigermi per ampliare i ranghi.

Dopo circa un paio di mesi dal mio inizio ufficiale, ho un discreto numero di miniature con cui costruire diverse armate.

Come sempre, miniature montate e dipinte!

Finora questi sono tutti modelli da 20mm. Avevo già a casa alcuni Greci e Persiani, dei Galli, dei Romani repubblicani e la cavalleria macedone, opportunamente estratti dalla scatola impolverata in cui risiedevano da tempo per essere preparati in vista della battaglia!
Quando li comprai, anni fa, le mie conoscenze di bambino si fermavano alla Italeri come marca prediletta per queste miniature (le famose "formichine"; poi ho scoperto che il termine si applica a diverse scale), e solo da poco ho approfondito il mondo dei produttori, specialmente grazie al fondamentale apporto di Plastic Soldier Review, un sito incredibilmente ben fatto che consiglio a chiunque dovesse scegliere cosa acquistare.

Ho dunque ingrandito la collezione aggiungendo altri Persiani, un'infinità di Greci, Romani e Galli (questi ultimi tre grazie al provvido intervento del mio sempre caro amico e benefattore che mi introdusse a DBA, il quale volendosi concentrare su altri progetti mi ha sbolognato la sua collezione di mini da 20mm; ti sarò sempre grato!), e da ultimo gli Italici e gli Etruschi.
Devo dire che da qualche tempo mi sono veramente interessato alla storia dell'Italia pre-romana: e quale migliore prospettiva accademica dei campi di battaglia di De Bellis Antiquitatis?

In definitiva, una volta preparate le miniature, gli eserciti che sarò in grado di schierare saranno:

  • I/30 Dark Age & Geometric Greek
  • I/33 Villanovan Italian
  • I/52 Early Hoplite Greek
  • I/55 Latin, Early Roman, Early Etruscan & Umbrian
  • I/57 Etruscan League
  • I/59 Tullian Roman
  • I/60 Early Achaemenid Persian
  • II/10 Camillan Roman
  • II/11 Gallic
  • II/33 Polybian Roman
NB: gli eserciti di DBA sono classificati secondo quattro periodi storici dal 3000 a.C. al 1520 d.C. e con una sigla numerica. I riferimenti sono sempre dal manuale base.
Niente male per ora. Meglio aggiungere che si tratta di eserciti che posso astrattamente schierare uno contro l'altro, non armate complete in maniera necessariamente autonoma. Questo vorrebbe dire veramente un sacco di miniature! Lo lasciamo al futuro.
Con un po' di scambi tra le varie basette probabilmente è possibile ampliare la lista ancora un po' di più ma diciamo che in generale viaggio tra l'Età del Bronzo e l'Età del Ferro in Italia, le guerre persiane di fine V secolo a.C. e gli scontri tra Roma, Latini, Etruschi e poi Galli fino al periodo delle guerre puniche, III secolo a.C. Una soddisfacente serie di situazioni per menare le mani.

Al momento, gli unici eserciti a una fase avanzata della preparazione sono i Polybian Roman e i Galli.




I Galli ricevuti in dono erano già dipinti, esclusa la basetta, mentre i Romani li ho preparati e dato l'undercoat, procedendo a ritmo abbastanza lento con la pittura. Una volta finiti comunque avranno questo aspetto:





Un colpo d'occhio quantomeno soddisfacente!

Finora ho parlato dei 20mm, ma il mio cuore batte immensamente per i 10mm. Una scala per me nuova ma che mi ha stregato quando li ho visti in campo la prima volta. Proprio ieri sono finalmente arrivati i miei primi modelli da 10mm: strepitosi! Piccoli, molto piccoli, piccoli quasi quanto sono affascinanti: non vedo l'ora di prepararli per la pittura.


Il confronto con lo Skaven è indicativo!

Questi modelli rappresentano un'armata di II/39 Ancient Spanish, perfetti per le guerre puniche. Bisognerà trovargli degli amici con cui combattere, e ho già adocchiato l'elefantino dei Cartaginesi...

Pubblicato domenica 26 aprile 2020Ultimo aggiornamento il

Tamburi nel Buio - Capitolo II

Siamo giunti finalmente al secondo capitolo della nostra escalation league.

Innanzitutto, un'aggiunta fondamentale è stata la decisione che io e il buon Grimbeorn abbiamo preso per l'ambientazione delle nostre battaglie. Recentemente stiamo giocando con un nostro party a Terror in Talabheim, un'avventura per Warhammer Fantasy Roleplay 2 edizione, e l'occasione di un'invasione Skaven all'Occhio della Foresta ci ha stuzzicato la fantasia. Dunque al momento attuale i nostri piccoli reggimenti si trovano coinvolti in una lotta all'ultimo sangue per le strade di Talabheim, una dimensione perfetta per le nostre warbands.

Per il secondo capitolo dunque:

  • soglia: 200 punti dipinti;
  • manteniamo il regolamento di Warbands e le consuete limitazioni della nostra lega (vedi qui e qui): abbiamo raddoppiato il numero di punti tenendo però come base la lista dello scorso capitolo.

Nani



Il contingente nanico si amplia e ora comprende:

  • 3 Nani Guerrieri con Scudo (27 pti)
  • 3 Nani Guerrieri con Scudo (27 pti)
  • 6 Nani Guerrieri con Veterano (Generale) e Scudo (64 pti)
  • 3 Nani Archibugieri con Scudo (39 pti)
  • 3 Nani Archibugieri con Scudo (39 pti)
Tot. 196 pti

Skaven



L'orda di ratti invasori aggiunge nuova carne alle sue fila:

  • 20 Ratti del Clan con Lancia, Scudo e Capoartiglio (Generale) (108 pti)
  • 3 Ratti Notturni con Fionde (24 pti)
  • 11 Schiavi (22 pti)
  • 10 Ratti Giganti con 2 Capimuta (46 pti)
Tot. 200 pti

----------------------------------------------------------------------------------------

Siamo ancora indietro sulla questione basette, ma ci siamo dati una certa serenità nel giudizio causa reperimento materiali (soprattutto per il povero Grimbeorn).
Ora ci diamo una settimana di pausa e poi scatta il timer mensile per il prossimo capitolo. Speriamo finalmente di riuscire a giocare una o due partite nelle prossime settimane nel momento in cui rientrerà l'emergenza sanitaria in corso.

Capitolo III
Data: ore 00.00 del 4 giugno
Punteggio totale da raggiungere: 300 punti.

NB: finché stiamo sotto i 500 punti deve rimanere sul campo anche l'intera prima lista. Possiamo cambiare la composizione delle unità ma non il loro numero!

Riflessioni su DBA - quale scala, perché?

Siamo già arrivati a un mese senza post purtroppo. Sigh. Poco male, avrò da rifarmi. Nel frattempo procedo con qualche progetto su cui mi riprometto di caricare qualcosa nei prossimi giorni.

Da qualche tempo ho scoperto un gioco che ha sfondato le porte già aperte della mia passione per il wargaming storico. Sempre grazie allo stesso amico che mi fece scoprire Crossfire, mi sono addentrato nel fantastico mondo di De Bellis Antiquitatis (DBA)Questo set di regole nasce negli anni 90 dalla penna di Phil Baker & colleghi, ed è il capostipite della famiglia DBx di cui fanno parte diversi giochi che condividono alcuni meccanismi di fondo (tra cui Hordes of the Things, la versione fantasy su cui non vedo l'ora di mettere le mani).




Il principio fondamentale è l'economia del gioco: pochi modelli (meno di 50, tendenzialmente), campo di gioco di ridotte dimensioni, partite molto veloci. Il contrario di Warhammer, in sostanza! Inoltre, l'ultima edizione di DBA (3.0, 2014) comprende un numero veramente assurdo di liste degli eserciti storiche che spaziano dal 3000 a.C. al 1520 d.C., permettendo di schierare qualunque modello ci piaccia dai Troiani fino ai Lanzichenecchi. Un pozzo di gioia infinita per un appassionato.

Ogni esercito di DBA è composto da 12 elementi (basette) che rappresentano le diverse unità. La larghezza del fronte delle basette dipende dalla scala dei modelli: da 40mm per miniature da 15mm o più piccole, da 60mm per miniature da 20 a 28mm. La scelta della scala determina l'unità di misura del gioco (definita per l'appunto BW, base width), dunque le regole non cambiano nel giocare a 6mm o a 20mm, l'importante è avere un imbasettamento omogeneo. Anche il numero di modelli su ogni elemento varia sulla base della scala, delle indicazioni del manuale... e del gusto dei giocatori.


Sicuramente ci sono tanti regolamenti e wargame storici di ottimo livello in circolazione (di tutto italiano ho visto finora Impetus, che mi pare somigli a DBA almeno per quanto riguarda i principi base dell'imbasettamento), ma finora questo è l'unico che ho sperimentato e mi ha lasciato entusiasta, oltre a darmi l'occasione di rispolverare i miei vecchi acquisti di miniature storiche lasciate intonse per quasi 15 anni.


Per quanto riguarda le mie miniature: la scala più diffusa per DBA è senza dubbio da 15mm, come indicato anche dal manuale stesso:

15mm has been the most usual scale since it combined cheapness with convenience. (DBA 3.0, p. 2)
Anche nei gruppi Facebook di DBA spesso ho visto che la maggior parte dei giocatori opta per i 15mm (e anche la maggior parte dei produttori di miniature). Tuttavia dopo qualche partita di prova la mia scelta è ricaduta, per ora, su altre due scale:

1/72 - in assoluto la più economica. Modelli principalmente in plastica, discreto livello di dettaglio e con una o due scatole da 10€ l'una costruisci la maggior parte degli eserciti. Si gioca con la base da 60mm, dunque la più grande, e va benissimo su campo da 90x90cm. I modelli che avevo in casa erano di questo tipo (tutti marca Italeri) ed è stata una gioia recuperarli e prepararli per il campo di battaglia.

10mm - una goduria per gli occhi. A differenza dei 15mm, che in questo senso sono un po' limitati, danno assolutamente l'impressione della massa sulla singola basetta, soprattutto se si eccede alle quantità minime di modelli per elemento indicate nelle regole. A quel punto si ottiene un esercito formato da svariati modelli con ancora quel minimo dettaglio da regalare con un colpo d'occhio favoloso per un campo 60x60cm: la sensazione di una vera battaglia. Con 30-40€ ci si porta a casa un esercito completo da preparare e dipingere: una spesa superiore agli 1/72, ma tendenzialmente inferiore o uguale ai 15mm.

La differenza tra queste due scale porta una bella varietà sul campo e sullo scaffale, garantendo diverse opportunità modellistiche di cui cercherò di tenere traccia nei prossimi post.