Pubblicato domenica 26 aprile 2020Ultimo aggiornamento il

Riflessioni su DBA - quale scala, perché?

Siamo già arrivati a un mese senza post purtroppo. Sigh. Poco male, avrò da rifarmi. Nel frattempo procedo con qualche progetto su cui mi riprometto di caricare qualcosa nei prossimi giorni.

Da qualche tempo ho scoperto un gioco che ha sfondato le porte già aperte della mia passione per il wargaming storico. Sempre grazie allo stesso amico che mi fece scoprire Crossfire, mi sono addentrato nel fantastico mondo di De Bellis Antiquitatis (DBA)Questo set di regole nasce negli anni 90 dalla penna di Phil Baker & colleghi, ed è il capostipite della famiglia DBx di cui fanno parte diversi giochi che condividono alcuni meccanismi di fondo (tra cui Hordes of the Things, la versione fantasy su cui non vedo l'ora di mettere le mani).




Il principio fondamentale è l'economia del gioco: pochi modelli (meno di 50, tendenzialmente), campo di gioco di ridotte dimensioni, partite molto veloci. Il contrario di Warhammer, in sostanza! Inoltre, l'ultima edizione di DBA (3.0, 2014) comprende un numero veramente assurdo di liste degli eserciti storiche che spaziano dal 3000 a.C. al 1520 d.C., permettendo di schierare qualunque modello ci piaccia dai Troiani fino ai Lanzichenecchi. Un pozzo di gioia infinita per un appassionato.

Ogni esercito di DBA è composto da 12 elementi (basette) che rappresentano le diverse unità. La larghezza del fronte delle basette dipende dalla scala dei modelli: da 40mm per miniature da 15mm o più piccole, da 60mm per miniature da 20 a 28mm. La scelta della scala determina l'unità di misura del gioco (definita per l'appunto BW, base width), dunque le regole non cambiano nel giocare a 6mm o a 20mm, l'importante è avere un imbasettamento omogeneo. Anche il numero di modelli su ogni elemento varia sulla base della scala, delle indicazioni del manuale... e del gusto dei giocatori.


Sicuramente ci sono tanti regolamenti e wargame storici di ottimo livello in circolazione (di tutto italiano ho visto finora Impetus, che mi pare somigli a DBA almeno per quanto riguarda i principi base dell'imbasettamento), ma finora questo è l'unico che ho sperimentato e mi ha lasciato entusiasta, oltre a darmi l'occasione di rispolverare i miei vecchi acquisti di miniature storiche lasciate intonse per quasi 15 anni.


Per quanto riguarda le mie miniature: la scala più diffusa per DBA è senza dubbio da 15mm, come indicato anche dal manuale stesso:

15mm has been the most usual scale since it combined cheapness with convenience. (DBA 3.0, p. 2)
Anche nei gruppi Facebook di DBA spesso ho visto che la maggior parte dei giocatori opta per i 15mm (e anche la maggior parte dei produttori di miniature). Tuttavia dopo qualche partita di prova la mia scelta è ricaduta, per ora, su altre due scale:

1/72 - in assoluto la più economica. Modelli principalmente in plastica, discreto livello di dettaglio e con una o due scatole da 10€ l'una costruisci la maggior parte degli eserciti. Si gioca con la base da 60mm, dunque la più grande, e va benissimo su campo da 90x90cm. I modelli che avevo in casa erano di questo tipo (tutti marca Italeri) ed è stata una gioia recuperarli e prepararli per il campo di battaglia.

10mm - una goduria per gli occhi. A differenza dei 15mm, che in questo senso sono un po' limitati, danno assolutamente l'impressione della massa sulla singola basetta, soprattutto se si eccede alle quantità minime di modelli per elemento indicate nelle regole. A quel punto si ottiene un esercito formato da svariati modelli con ancora quel minimo dettaglio da regalare con un colpo d'occhio favoloso per un campo 60x60cm: la sensazione di una vera battaglia. Con 30-40€ ci si porta a casa un esercito completo da preparare e dipingere: una spesa superiore agli 1/72, ma tendenzialmente inferiore o uguale ai 15mm.

La differenza tra queste due scale porta una bella varietà sul campo e sullo scaffale, garantendo diverse opportunità modellistiche di cui cercherò di tenere traccia nei prossimi post.

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